Stupendo dipinto attribuito al pittore torinese Vittorio Amedeo Cignaroli, olio su tela, databile XVIII sec.
In ottime condizioni, in prima tela, qualche segno del tempo in particolare l'allentamento della tela dal supporto e il segno lasciato nel tempo sulla pittura dallo spessore in corrispondenza della cucitura delle due tele. Entro cornice in legno dorato.
IL paesaggio raffigurato presenta una scena di caccia al cervo, soggetto molto apprezzato e da lui eseguito diverse volte su commissione dell'aristocrazia Sabauda.*
*Nel 1771 iniziò per Stupinigi la serie delle Cacce al cervo, fra le sue opere più note, destinate alla sala degli scudieri nell'appartamento del re e tuttora in loco: si tratta di un totale di nove tele, eseguite tra il'1771-72 e il 1778, con larga collaborazione di aiuti. In esse si palesano chiaramente le finalità e i limiti della pittura del C., volta a mantenere in vita un mondo arcadico ormai superato e che si risolve nei modi di una decorazione di maniera.
Nel 1778 il C. diveniva professore nella rinnovata Reale Accademia di pittura e scultura di Torino. Nel 1782 Vittorio Amedeo III lo nominava "nostro pittore in paesaggi e boscarecce". Da Treccani, https://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-amedeo-gaetano-cignaroli_(Dizionario-Biografico)/
Dimensioni cornice: cm 158 x 127
Dimensioni dipinto: cm 142 x 110
