Importante dipinto ad olio su tela, attribuito dallo storico critico dell'arte Ferdinando Arisi al pittore, architetto e scenografo, Giovanni Paolo Pannini, detto il Panini.
Secondo quanto scritto da Arisi nella lettera del 1972 (allegata all'opera), il dipinto appartiene ai primissimi anni romani di Giovanni Paolo Panini, tra il 1711-1715.
Anni in cui egli studiava lo stile e la maniera del pittore milanese Giovanni Ghisolfi, a cui si ispira per l'esecuzione di questo magnifico paesaggio.
Inconfondibile la mano di Panini "...nell'intonazione cromatica dell'insieme, nelle vibrazioni della luce", "...il tocco nervoso e liquido con cui sono disegnati (nel vaso) i rilievi dei satiri e il mascherone..."
Opera in eccellente stato conservativo, è stata restaurata e rintelata in un passato intervento e inserita all'interno di una splendida cornice coeva in legno intagliato a foglie d'acanto e dorato con la foglia d'oro.
Dimensioni cornice: cm 55 x 66;
Dimensioni dipinto: cm 29,5 x 41,5.